Sarà che dopo i 40 anni si incomincia a parlare di ricordi, ma aver incontrato la propria maestra delle elementari dopo quasi 35 anni è stato davvero emozionante….
La mattina del 21 gennaio, su iniziativa di alcuni compagni di scuola, abbiamo incontrato la nostra insegnante delle elementari che si trovava proprio a Carini in gita con i suoi attuali alunni. Rossana Faia, ormai prossima alla pensione, commossa per quello che avevamo organizzato, ha abbracciato uno per uno i suoi ex alunni, che ricordava con vero e profondo affetto. Allora aveva finito da poco gli studi ed era stata assegnata alla scuola San Vincenzo, diretta a suo tempo da Gaetano Pecoraro, altro “personaggio” che rimarrà per sempre tra i ricordi di quel tempo. Con amore e tanta passione ci aveva guidato per mano fino alla scuola media preparandoci al meglio e fornendoci le giuste basi per affrontare gli anni a venire, non solo scolastici.
Ho sempre riconosciuto come fondamentale il ruolo che riveste un insegnane che si assume l’ impegno di guidare i primi passi di un individuo all’ interno della società. Troppo spesso questo suo impegno viene però sminuito con leggi e una burocrazia che a volte persino mortifica questa figura professionale, sulla quale invece occorre investire. Rossana non è stata una semplice insegnante, ma una seconda mamma, come sottolineato da più di uno dei presenti ( anche se per ” qualcuno ” ha coinciso perfino con la prima cotta ). Dopo la consegna di un mazzo di fiori e le doverose foto di rito, tra le lacrime Rossana, ha salutato con evidente commozione i presenti. Ci dispiace per quanti non siamo riusciti a contattare. Permettemi infine di ricordare con l’ occasione Angelo, un nostro compagno scomparso giovanissimo in seguito a un incidente.
Negli occhi della maestra per un attimo abbiamo rivisto la nostra infanzia, le nostre speranze e i progetti che facevamo allora per il futuro, un futuro che è già arrivato e che stiamo ormai vivendo.
Grazie maestra Rossana. Per tutto. Grazie per la tua presenza nella nostra vita.
Anche se per pochi minuti è stato bello ritornare bambini.
Qui di seguito riporto una poesia che in prossimità del mio 40 compleanno ho voluto dedicare alla mia maestra…
Pino Mignano – 21/01/2017
Ti ho sognata stanotte
sento ancora il tuo profumo,
di gesso alla lavagna
e di pastelli colorati.
Ti ho visto stamattina,
forse ancora un po’ assonnata,
fare colazione
con Garibaldi e Napoleone
tra le bombe della Grande Guerra.
Occhi scavati
dai temi, già corretti
a notte alta,
quando tutto ormai si ferma.
Ti rivedo
borsa in mano,
con la tua apparente solitudine
di rinunce e sacrifici,
ma poi varchi quella porta
e trovi ristoro e nuova vita.
Sei mamma, non di uno,
ma di dieci, cento, mille figli,
che porteranno i segni
delle meraviglie,
che con tanto amore e dedizione
hai saputo tu donare.
Perché il tuo non è lavoro,
non è le mille euro al mese,
ma missione di una vita,
è sempre sarai lì, tenendomi per mano,
tra i ricordi di un eterno bambino.
Maestra...
Pino Mignano.
26 giugno 2015
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